lunedì 20 ottobre 2014

Il sussulto. Inter-Napoli 2-2.

Invito tutti i lettori a seguire la neonata pagina Facebook al seguente link:
Interista Anonimo
Ricordo anche l'account di twitter, @anoniminter.



Il secondo goal di Callejon mi aveva davvero gettato nello sconforto, arrivato come una severa condanna alla terza sconfitta consecutiva. E invece l'Inter l'ha riacciuffata anche la seconda volta, dopo che già Guarin aveva pareggiato alla prima rete dello spagnolo del Napoli. Ma ciò che importa non è tanto il pareggio, poco più di un brodino per la nostra classifica (che infatti sarebbe meglio non guardare), quanto la reazione non solo dell'ultimo quarto d'ora, ma più in generale di tutti i 90 minuti.


La squadra è scesa in campo con grinta e determinazione, qualità che non vedevamo da mesi, e ha cercato di compensare i limiti che abbiamo sempre evidenziato con la corsa. Questo ha inevitabilmente portato a un calo nel secondo tempo, in cui il Napoli è diventato padrone del campo, ma piuttosto che vedere un gioco mediocre per tutta la gara, preferisco qualcosa di buono per un'oretta
Nel primo tempo, mi è piaciuta molto la rapidità con cui si recuperava il possesso palla dopo averla persa, un aspetto non da poco perché ti permette di rimanere costantemente nella metà campo avversaria. In difesa non abbiamo subito quasi nulla, nemmeno le ripartenze che l'anno scorso ci avevano tanto messo in difficoltà. Poi davanti, non mi stancherò mai di ripetermelo, sono poche le squadre che possono vantare Icardi, Palacio, Kovacic e Hernanes, quest'ultimo alla sua miglior prestazione con la nostra maglia  (non solo per il goal). Non mancando la qualità davanti sono arrivate anche le occasioni, purtroppo rimaste tali, sui piedi e sulla testa di Maurito e sul sinistro del Profeta, il cui tiro ha impattato il palo.


Sorprendente la prestazione di Obi, fatta di qualità e quantità, forse uscito troppo presto per lasciare il posto a un acerbo M'Baye, di cui ricordo poco oltre a qualche cross ciabattato. Il cross è stato l'unico problema del primo tempo: se da un lato per il giovane nigeriano (fuori ruolo) era difficile mettere palla in mezzo con il piede debole, sulla corsia di sinistra Dodò ha avuto varie occasioni per crossare di sinistro. Vederlo rientrare una, due, tre e non so quante altre volte, per poi non concludere mai nulla mi ha fatto quasi rimpiangere Nagatomo (quasi). Il mio discorso è completo se consideriamo il nostro secondo goal, avvenuto su traversone proprio del brasiliano, il quale ha stoppato e crossato di prima intenzione con il sinistro (che dovrebbe essere il suo piede, tra l'altro).
Nella ripresa, siamo calati fisicamente, lasciando campo ai partenopei, che fino a quel momento non avevano visto palla. Ma eccezion fatta per il palo di Insigne, tra l'altro in posizione sospetta, anche nel secondo tempo non abbiamo corso grandi pericoli. Evidentemente dovevamo segnare noi per loro. Vidic, con un errore che posso perdonare solo ai pulcini, accomoda di testa il pallone a Callejon, lasciato completamente libero anche in occasione del 1-2.



Il pareggio di Hernanes fa sperare che il nostro campionato sia iniziato ieri sera, ma andiamoci piano. Ieri Mazzarri, visibilmente teso e agitato (per l'occasione anche senza cravatta), ha presentato una squadra degna di questo nome, ancora un po' in crisi di identità, certo, ma che ha dimostrato di esserci. Questo sussulto sarà stato del tutto inutile se a Cesena domenica prossima non faremo vedere lo stesso spirito. Ho sempre creduto nella buona volontà del mister, che ieri era talmente "carico" da farsi espellere (trattamento che Orsato non ha riservato a Benitez), ma l'Inter non può più permettersi di sbagliare. Se tra una settimana vedrò una prestazione scialba e spenta, come non poche volte è capitato, mi rassegnerò al fatto che un altro anno è stato buttato
Come mi è già capitato di scrivere, la rosa non offre molte alternative, i giocatori sono questi e giocano tutti più o meno nello stesso modo. Dunque Mazzarri non può inventarsi molto, non è neanche una questione di modulo. Ciò che può fare la differenza è l'atteggiamento, oltre a una brillantezza fisica ancora da ritrovare. 
     

2 commenti:

  1. l'errore da pulcini è un'altra cosa rispetto all'erroe di vidic. l'errore da pulcini l'ha fatto ranocchia regalando un fallo laterale all'altezza dell'area di rigore nel nostro primo momento di affanne. l'errore da pulcini l'ha fatto anche dodò che nè sta al suo posto nè chiama la palla a vidic, il quale non ha gli occhi dietro la testa, e non li aveva neanche quando giocava a manchester a quanto mi risulta. che il giocatore che arriva da dietro comandi quello che sta davanti è l'abc del calcio, te la insegnano dopo che ti hanno spiegato che la palla si tocca con i piedi che va passata a quelli vestiti come te e poco altro

    RispondiElimina
  2. Non dico che Ranocchia e Dodò siano esenti da colpe, ma un difensore centrale, oltretutto di quella esperienza, non manda la palla al centro dell'area di rigore, in nessun caso. Non so se ricordi l' Atalanta-Inter del primo anno di Mou: beh, dopo un errore simile (anche se il contesto era diverso), Maxwell non ha più visto il campo...

    RispondiElimina